“Le roi est mort, vive le roi” dicevano in Francia prima della Rivoluzione per annunciare la morte del vecchio re e l’ascesa di quello nuovo, perpetuando la monarchia.
Lo stesso potremmo dire anche noi, pensando quanto sia cambiata la concezione della sicurezza e quanto sia diverso il suo ruolo nell’intera società al seguito dei grandi cambiamenti globali degli ultimi anni, a partire dalla trasformazione digitale per arrivare alle pandemie ed alle guerre.
Chiunque operi a qualsiasi titolo nel settore ha compreso che la ‘sicurezza’, intesa come disciplina a se stante per la sola protezione dagli atti predatori, è finita da tempo, sostituita dall’approccio metodologico e delle competenze che lei stessa ha prodotto per la tutela di ciò che ha un ‘valore’ per le persone, come singoli e come collettività.
Un vero e proprio passaggio generazionale che ne ha innalzato l’importanza e ampliato a dismisura gli ambiti di applicazione, aumentando di conseguenza anche le responsabilità di coloro che ‘fanno sicurezza’.
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